Water analytics and Intelligent Sensing for Demand Optimised Management
WISDOM è un progetto finanziato dalla Comunità Europea all’interno del Settimo Programma Quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (FP7 – 7th Framework Programme for Research and Technological Development) appartenente alla categoria di progetti che studiano le tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT – Information and Communications Technology) nella gestione delle risorse idriche. Il progetto è stato presentato e approvato dalla Comunità Europea nella “Call FP7-ICT-2013-11”.
Il Consorzio era formato da 11 Partner provenienti da quattro diversi Paesi europei (Italia, Francia, Spagna e Regno Unito). Erano presenti due operatori e due Authority del settore dell’acqua (Società Acquedotti Tirreni, Dwr Cymru Welsh Water, EGATO Provincia della Spezia e Cardiff City Council), un centro di ricerca (CSTB – Centre Scientifique et Technique du Batiment), due società di consulenza ingegneristica (D’Appolonia S.p.A. e IDRAN) e due Università (Imperial College of London e la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cardiff).
SAT in qualità di Pilot del Cluster Italiano, ha messo a disposizione dei Partner la propria infrastruttura al fine di testare le soluzioni teorizzate nel corso del progetto. In particolare, su SAT si è intervenuti per migliorare il Water/Energy Nexus e la ricerca e localizzazione delle perdite.
Water/Energy Nexus
Dopo l’installazione di un sistema SCADA e di numerosi sensori intelligenti per la gestione in tempo reale dell’acquedotto, sono stati installati degli inverter collegati alle elettropompe utilizzate per l’estrazione dell’acqua dal sottosuolo.
Lo scopo di questo filone del progetto era dimostrare che attraverso l’installazione di apparecchiature ad hoc era possibile ridurre il costo dell’energia utilizzata per l’estrazione dell’acqua e, nello stesso tempo, ridurre il numero delle perdite attraverso l’ottimizzazione della gestione della pressione di esercizio dell’acquedotto.
Dopo le installazioni e il settaggio delle condizioni di esercizio del nuovo sistema, abbiamo rilevato una riduzione dell’energia utilizzata per metro cubo di acqua estratto pari al 15%: la gestione delle pressioni di esercizio, invece, ha ridotto drasticamente il numero delle perdite, che si è ridotto del 27% rispetto a quanto rilevato nell’anno precedente alle nuove installazioni.
Ricerca e localizzazione delle perdite
Attraverso l’installazione di misuratori digitali di pressione e flusso sia all’uscita delle zone pozzi che nei principali punti di consegna dell’acqua ad ACAM (ora Iren), è stato possibile, grazie ai dati raccolti ed inviati in tempo reale al sistema SCADA, monitorare le condizioni di funzionamento dell’acquedotto.
Nel corso del progetto è stato testato un innovativo software del Consorzio Milano Ricerche, che utilizza un algoritmo per la ricerca delle perdite analizzando le differenze tra le condizioni ideali di gestione delle pressioni e dei flussi, derivanti dal modello EPANET creato per la nostra rete, e i dati effettivamente raccolti dal sistema SCADA.
Anche in questo caso i risultati ottenuti sono stati molto soddisfacenti, con una riduzione dei tempi di ricerca delle perdite pari a circa il 30%